Francesco Totti, un futuro tutto da definire

Il numero 10 destinato ad abbandonare la carriera da calciatore ma il suo ruolo all'interno da dirigente non è chiaro e si complica la situazione legata al nuovo stadio

A quanto pare siamo davvero ai titoli di coda. Salvo clamorosi colpi di scena, la stagione 2016/2017 sarà l’ultima da calciatore professionista con la maglia della Roma per Francesco Totti. L’annuncio viene dato dalla new entry in casa giallorossa, ovvero Ramón Rodriguez Verdejo, alias Monchi.

Una situazione definita l’anno passato e riportata con poche parole dal nuovo ds nel corso del primo incontro ufficiale con la stampa. Se l’atleta non si espone pubblicamente, voci di corridoio fanno intuire che anche il diretto interessato sarebbe entrato nell’ottica di appendere gli scarpini al chiodo al termine del campionato. Monchi pensa all’immediato futuro, confidando in una stretta sinergia con il Capitano nelle vesti di dirigente. Preso atto del nuovo ruolo, Totti chiede comunque chiarezza. James Pallotta non lo vedrebbe nell’area tecnica già troppo piena, mentre Manolo Zubiria non dovrebbe essere sollevato dall’incarico di team manager. L’unica soluzione sarebbe quella di creare una figura ad hoc pur di trattenerlo a Trigoria. In ogni caso tutto appare in alto mare.

Mentre il giudice sportivo respinge il ricorso avanzato in merito alla squalifica di due giornate per Kevin Strootman, torna d’attualità il tema stadio. Le notizie non sono buone, perché sembra impossibile visionare l’atto dell’Avvocatura che dà l’ok al nuovo impianto. «Accesso negato per motivi di sicurezza», questo è quanto. Un paradosso, considerando che l’unica copia sarebbe in mano a Virginia Raggi.

Il Codacons promette battaglia non solo chiedendo la revoca dell’incarico di difensore civico della Capitale per Alessandro Licheri, ma anche minacciando di rivolgersi al Tar del Lazio. Come se non bastasse, l’iter amministrativo del Campidoglio non coincide con quello della Conferenza dei servizi (c’è una differenza di 15 giorni tra le rispettive deadline). Il timore è che l’intera procedura ricominci da capo.

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