Primarie Pd. Domenica sarà eletto il nuovo segretario

Potranno votare anche i non iscritti muniti di documento e contributo di 2 euro

Renzi, Orlando o Emiliano.

Domenica 30 aprile si conclude la corsa a tre per la guida del Partito democratico.

Le primarie sono ormai una tradizione per il Pd che punta ancora una volta sulla democrazia diretta per permettere a iscritti e simpatizzanti di scegliere il proprio leader.

Durante la campagna per le primarie sono emerse le posizioni dei tre candidati. L’ex premier rivendica i successi del suo governo, come gli 80 euro e le unioni civili. L’attuale ministro della Giustizia, riconosce gli errori commessi dal precedente esecutivo e punta su temi condivisi, come i migranti. E poi c’è il governatore della Puglia, più propenso rispetto agli altri candidati a rimettere in discussione le leggi volute dal governo Renzi, primo tra tutti il Jobs Act.

Ma vediamo come si vota: potranno esprimere la propria preferenza tutti i cittadini a partire dai 16 anni di età, che si impegnano a votare alle prossime elezioni il Pd. Per esprimere la propria preferenza, basterà recarsi in uno dei gazebo aperti in tutta Italia, dalle 8 del mattino alle 20 di sera, muniti di carta d’identità e 2 euro di contributo per il partito.

Si vota mettendo una croce su una delle liste dei candidati all’Assemblea.

La tendenza emersa dai circoli Piddini ha visto l’ex sindaco di Firenze ottenere oltre il 60% delle preferenze staccando di misura i due avversari. Ma le primarie sono aperte ad un elettorato molto più ampio e in passato hanno riservato delle sorprese. Al vincitore spetterà il compito non facile di ricompattare le diverse anime del partito e guidarlo verso le prossime elezioni.

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