Caso Cucchi. Cassazione annulla sentenza che assolveva 5 medici. Ma il reato è ormai prescritto

Poche ore dopo la sentenza scatterà la prescrizione per i medici del Pertini accusati di non avere prestato le cure necessarie al geometra romano

È una vittoria amara quella ottenuta in extremis dalla famiglia Cucchi. La Cassazione, infatti, ha annullato la sentenza di appello Bis che assolveva 5 medici dell’ospedale Pertini dall’accusa di omicidio colposo. Ma tra poche ore il reato contestato cadrà in prescrizione e sarà impossibile stabilire in un’aula di tribunale se Stefano Cucchi sia morto anche per la negligenza dei medici.

La procura di Roma aveva presentato un ricorso contro la sentenza d’appello poiché il verdetto presentava “molteplici aspetti critici”. Secondo il procuratore generale della cassazione Antonio Mura: “se i medici avessero letto congiuntamente tutti i dati disponibili delle analisi del geometra romano, avrebbero potuto chiamare un nutrizionista e apprestare le cure necessarie” . Ma così non è stato e il ragazzo è morto nel reparto per detenuti dell’ospedale.

Nonostante la sentenza sia arrivata troppo tardi la famiglia si dichiara parzialmente soddisfatta.

Ma la battaglia della famiglia Cucchi non è finita qui. Il 14 febbraio la procura di Roma ha richiesto il rinvio a giudizio di 5 carabinieri accusati di omicidio preterintenzionale e di falso e calunnia.

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