“Roma salvi la mia opera se la ama davvero”. Così William Kentridge si era espresso all’indomani dell’imbrattamento del suo capolavoro lungo il Tevere, Triumphs and Laments. E la risposta da parte delle istituzioni non si è fatta attendere. Sono cominciati infatti i lavori per cancellare le scritte vandaliche dagli argini del fiume.
Ad occuparsi della rimozione delle scritte: la Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Solidale anche il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, che si è espresso contro i danni effettuati all’opera, definendoli come segni di stupidità.
Sei giorni per ridare splendore al lavoro di Kentridge e mandare un messaggio anti-vandalismo e di preservazione delle bellezze capitoline.
Categorie
News