Omicidio di Emanuele Morganti: due fiaccolate a Tecchiena e Alatri per ricordare il ventenne pestato a morte

Avvocati minacciati, legali che si tirano indietro, liti in strada, ronde e voci di spedizioni punitive. E un appello del Comune a “rifuggire dai sentimenti di vendetta”. Si respira...

Avvocati minacciati, legali che si tirano indietro, liti in strada, ronde e voci di spedizioni punitive. E un appello del Comune a “rifuggire dai sentimenti di vendetta”. Si respira un clima pesante nella cittadina della ciociaria dove nella notte a cavallo di venerdì e sabato scorsi, il ventenne Emanuele Morganti viene ucciso a calci e sprangate davanti a una discoteca del luogo.

Una storia dove a farla da padroni sono piccoli delinquenti che nei loro centri abitati pensano di poter controllare tutto quello che succede, di giorno e di notte, complice anche il consumo smodato di sostanze stupefacenti. Guerre di quartiere. Lotte di potere tra bande. Microcriminalità. Si ritiene che all’origine della ferocia insensata messa in atto da Castagnacci e dal fratellastro Paolo Palmisani, l’altro fermato, vi sia stata l’assunzione di un mix di droghe e alcol. I due ora sono sotto sorveglianza della polizia penitenziaria nel carcere di Regina Coeli.

Nelle ultime ore si comincia a sgretolare il muro dell’omertà. I racconti dei testimoni ascoltati in Procura forniscono nuovi dettagli. Una lite davanti al bancone del bar. Un cocktail di troppo. Gli animi che si scaldano. La rissa dietro l’angolo. I buttafuori che invece di dividere alimentano la lite. Da dentro a fuori dal locale. Palmisani e Castagnacci dopo aver selvaggiamente picchiato Emanuele si sarebbe diretti in un altro a locale a Frosinone vantandosi con i presenti di aver pestato a morte un ragazzo. Le dichiarazioni iniziano a costruire un puzzle fatto prima di violenza e poi di morte. Le cittadinanze di Alatri e Tecchiena reagiscono con due fiaccolate che sfilano lungo le vie dei paesi. I fermati per omicidio volontario al momento sono solo due, ma gli indagati almeno 7 (oltre ai fratellastri, i quattro buttafuori del Miro Music Club e Franco Castagnacci, 50 anni, padre di Mario): l’inchiesta, ora, punta a definire i ruoli che ciascuno di loro ha avuto nel delitto.

 

 

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