Almaviva, ecco il nuovo piano per gli ex lavoratori

Illustrato presso il Ministero del Lavoro il progetto che punta ad aiutare chi ha perso la propria occupazione

Un progetto coraggioso. Presso il Ministero del Lavoro vengono illustrati i punti chiave del piano che mira a garantire un futuro migliore agli ex lavoratori di Almaviva. Le 1666 persone ritenute in esubero dalla sede romana non verranno lasciate sole. A ribadirlo è il governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti.

Niente cassa integrazione: per chi è stato un dipendente del gruppo privato, l’idea è quella di sostenere una ricollocazione rapida e concreta nel mondo del lavoro. Immediata l’apertura di 5 sportelli nella Capitale e di uno per ogni provincia. Fondamentali i due step già fissati. Il primo, che va dal 6 al 24 marzo, prevede la convocazione di tutto il personale licenziato alla Porta Futuro. Dal 13 dello stesso mese al 15 aprile ecco invece le chiamate singole e la sottoscrizione del patto di servizio.

Tre le misure previste. In primis l’accompagnamento all’autoimpiego, con la Regione disposta a dare incentivi economici fino al 18 mila euro ad ogni lavoratore; poi l’assegno di ricollocazione, dove il datore che assume può beneficiare di un bonus di 8 mila euro, quindi i finanziamenti di lavori di pubblica attività da far svolgere agli ultrasessantenni in favore degli enti locali. Soluzioni diverse che puntano allo stesso obiettivo: trovare un’occupazione per tutti.

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