Derby Cascia-Norcia, il “nodo” dello stadio Curi

Il club casciano attacca il Perugia calcio, la società di Santopadre conferma la disponibilità

PERUGIA – Ha creato tensioni nelle ultime ore il “derbissimo” della solidarietà”, la gara tra Cascia e Norcia rinviata lo scorso anno a causa del terremoto e valida per l’8^ giornata del girone D del campionato di I Categoria. Il Renato Curi doveva essere il teatro della sfida sotto lo slogan “I love Norcia” che anche il Perugia calcio porta sulla maglia, ma il presidente del Cascia ha aperto una polemica spiegando, attraverso una nota ufficiale, che la società di Pian di Massiano ha ritirato la disponibilità dell’impianto e quindi la gara si disputerà nella città di Santa Rita il 26 febbraio.
Cascia deluso Il presidente del Cascia, Piero Mariani, ha parlato di “persone che gestiscono il calcio Umbro e del Perugia Calcio che avevano fatto Annunci in pompa magna davanti alle tv regionali e a vari giornalisti, ma la partita si giocherà a Cascia il 26 febbraio, perché il Perugia Calcio ha ritirato la disponibilità del campo per evitare che si rovini”. Mariani ha aggiunto che “è vero che nel nostro territorio ci sono problemi ben più gravi di una partita di calcio, ma è anche vero che non possiamo permettere a nessuno di calpestare la nostra dignità.”
Perugia disponibile Il presidente del Perugia Santopadre attraverso un’altra nota ha ricostruito la vicenda confermando la massima disponibilità nel concedere il Curi, però in diversa data dal 26 febbraio perché due giorni dopo il campionato di serie B prevede un turno infrasettimanale e la partita tra Perugia e Frosinone nell’impianto di Pian di Massiano. Santopadre premette che “nessuno ha mai parlato con il sottoscritto in questi giorni” e che “attraverso il presidente della Lnd Repace era stato promesso il Curi nei mesi scorsi in attesa però di una data precisa. Quando la Lega ha proposto il 26 febbraio il diggì perugino Lucarini – ricostruisce il presidente Santopadre – ha subito chiesto di spostare la partita ad altro giorno per le difficoltà nel ripristinare il terreno di gioco a 48 ore dal match con il Frosinone. La nostra proposta – ha precisato Santopadre – è stata rifiutata perché in altra data gli incassi potevano essere negativi”. Santopadre si è detto “perplesso e sbigottito” di fronte alle parole del presidente del Cascia “anche in virtù di quanto è stato fatto e stiamo cercando di fare verso le popolazioni colpite dal terremoto. Rinnovo la mia disponibilità a far disputare la partita mercoledì 22 febbraio di sera o sabato 25 febbraio alle ore 15”. Una soluzione è dunque possibile, basta buon senso da parte di tutti. I soggetti coinvolti devono trovare un punto d’incontro che non sembra così lontano e crediamo che il calcio regionale possa uscire più forte da questa delicata vicenda.

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