Professore ucciso: gip Perugia, indagato resta in carcere

Pericolo di fuga e inquinamento delle prove

Resta in carcere ad Ancona Sebastiano Dimasi, il muratore calabrese di 55 anni, che il 28 gennaio scorso a Sassoferrato (Ancona) ha ucciso a coltellate Alessandro Vitaletti, 47 anni, l’insegnante di lettere che da qualche tempo frequentava l’ex moglie dell’omicida, separato da tre mesi. Sciogliendo la riserva dopo l’udienza di stamattina, il gip di Perugia Lidia Brutti ha convalidato il fermo eseguito dai carabinieri il giorno dopo il delitto a Scheggia (Perugia) vicino all’abitazione in cui Dimasi risiedeva dopo la separazione. Il giudice ha respinto l’istanza della difesa – avvocati Enrico Carmenati e Chiara Rizzo – di arresti domiciliari con braccialetto elettronico, ravvisando per l’indagato un pericolo di fuga e di inquinamento delle prove. Il muratore sostiene di essere stato aggredito dalla vittima e di essersi difeso. Ricostruzione che invece il responso dell’autopsia – 24 ferite da taglio di cui letali al cuori, alcune da difesa alle mani della vittima – sembrerebbe escludere.

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