Andrea Abodi è stato eletto per la terza volta alla guida della Lega B, ma nel giro di una dozzina di giorni potrebbe diventare lo sfidante ufficiale di Carlo Tavecchio per la corsa alla presidenza della Federcalcio. Lo deciderà il 13 febbraio l’assemblea che si riunirà nuovamente dopo averlo confermato oggi con 16 voti su 22. E’ una soglia inferiore ai 18 che Abodi probabilmente sperava di ottenere, ma sarebbe “un viatico sufficiente” per accettare la nuova sfida elettorale del 6 marzo a Roma. Nel frattempo il piano di Abodi è confrontarsi anche con chi nell’urna si è espresso con 5 schede bianche e una nulla, poi presenterà un “documento di verifica”. “La maggioranza dell’assemblea ha deciso che si votasse scandendo in modo distinto l’elezione e le scelte di politica federale”, ha spiegato Abodi: “Mi è stato chiesto di esplicitare la mia disponibilità ad andare oltre la Lega. Ma deve essere l’assemblea a darmi un’indicazione, poi ci sono le valutazioni personali. Sono pronto a tutto quello che l’assemblea riterrà opportuno per il bene di questa Lega e del sistema federale”. E, ci tiene a sottolineare il manager romano classe 1960, “chiunque riesca a garantire il bene di questa associazione avrà il mio supporto e il nostro consenso. Ma deve essere sostenuto da assoluta credibilità e profonda convinzione”. Se Abodi dovesse alla fine conquistare il vertice della Federcalcio, la Lega B in primavera tornerebbe a votare per scegliere un nuovo presidente. Altrimenti proseguirebbe il terzo mandato del dirigente che ha guidato la categoria cadetta sin dalla scissione del 2010 dalla Serie A (superò di un voto Michele Uva, ma l’elezione fu annullata e due mesi più tardi vinse di nuovo con 20 voti su 21) ed è stato confermato all’unanimità nel gennaio 2013, dopo un vano tentativo di essere eletto alla guida della Lega Serie A. In questi sei anni la Serie B è stata attraversata dalla bufera del calcioscommesse, ha introdotto fra l’altro il tetto salariale e il Boxing Day, e ha dovuto fare i conti con situazioni complesse come quella societaria del Pisa. “I quattro anni passati hanno disegnato la traiettoria dei prossimi dieci, soprattutto per selezione all’ingresso dei nuovi soci, infrastrutture, avvicinamento territori, lotta agli illeciti gestionali e sportivi, rafforzamento del ruolo associativo nel contesto federale, il miglioramento dei fatturati – ha sottolineato Abodi -. Dobbiamo guadagnarci la fiducia di tifosi e investitori, e con la nostra crescita rinforziamo anche la categoria sopra di noi”.
Categorie
News