La parola fine è arrivata, ad una settimana di distanza dalla tragedia di Rigopiano, dove una valanga ha travolto gli ospiti ignari di un hotel, possiamo solo stringerci in un grande e silenzioso abbraccio verso le 29 vittime della tragedia dell’Hotel.
I Vigili del Fuoco hanno estratti i copri da un groviglio di macerie, tra la neve, pietre, alberi e tutto quello che la natura può travolgere con sé.
Tra le vittime recuperate e riconosciute c’è anche l’amministratore dell’albergo: Roberto Del Rosso e il receptionist Alessandro Riccetti.
Sono 11 le persone ancora incredule di essersi salvate. Molti di loro hanno perso un familiare, o sono rimasti orfani.
Una storia nera quella dell’Hotel Rigopiano, che in queste ore merita silenzio e cordoglio.
Vincenzo e Giorgia, i due fidanzati miracolarti dalla valanga di neve, hanno parlato, hanno raccontato quei giorni di terrore, dicono di essersi ritrovati sotto senza capire come.
I risultati delle prime autopsie sui corpi delle vittime, hanno evidenziato che molte morti sono avvenute per schiacciamento, asfissia, ipotermia, come riferito dal procuratore aggiunto di Pescare: Cristina Tedeschini.
Il Presidente del Consiglio Gentiloni al Senato ha dichiarato di essere orgoglioso del lavoro dei soccorritori e che le azioni sono state ritardate in modo drammatico per l’impossibilità di usare elicotteri.
Questo è il giorno del silenzio, dove l’intera cittadinanza italiana si stringe attorno alle vittime.
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