Fuochi d’artificio inesistenti, concertone con big sul palco praticamente negato. Va bene la lunga maratona pensata per il primo dell’anno, ma a Roma la notte del 31 dicembre si profila alquanto triste.
La Capitale accompagnerà turisti e cittadini verso il 2017 senza grandi sussulti. A pesare l’assenza di nomi importanti al Circo Massimo. Questo perché il vincitore del bando ha deciso di ritirarsi. Il motivo? L’obbligo di dover fronteggiare i costi, con il Comune esente da spese.
A Palazzo Senatorio si cerca di porre rimedio all’ennesimo flop. La giunta garantirà musica, questo è certo. E si inizierà a suonare dalle 22.30 circa. Il problema è che non si esibiranno cantanti o gruppi rinomati.
L’obiettivo è piuttosto quello di anticipare di alcune ore la lunga serie di performance fissate per il primo gennaio, con circa 500 artisti coinvolti ma costretti a suonare senza percepire rimborso e obbligati a osservare gli oneri di rito (la Siae, tanto per essere chiari).
Come se non bastasse, ecco l’ennesimo paradosso. Dalle 03.30 in poi i vari Celestini, Sparagna e Lante Della Rovere daranno vita ai rispettivi show in strada, ma le corse dei mezzi pubblici termineranno esattamente un’ora prima, poiché al momento non si stima di prolungare il servizio oltre le 02.30.
Se questa è l’organizzazione della Capitale d’Italia per un evento tanto atteso, allora meglio alzare le mani.