Metodo mafioso applicato nella Capitale: sei gli arresti

Indagine avviata dopo la denuncia di un imprenditore romano: tra i fermati anche un latitante

Un perfetto esempio di atteggiamento mafioso. Sono 6 le persone finite in arresto tra Roma, Catania e Palagonia, comune in provincia della città siciliana. I blitz sono scattati dopo il via libera da parte dei Carabinieri del Nucleo Investigativo della Capitale, pronti ad avviare l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Gli elementi in questione sono ritenuti responsabili di estorsione e tentata estorsione, entrambi aggravati dal metodo mafioso.

L’indagine è partita nel mese di luglio, quando presso via in Selci venne presentata la denuncia da parte di un imprenditore romano operante nel settore del noleggio di autoveicoli. Una denuncia nei confronti di un pregiudicato di origini catanesi residente da circa dieci anni nella zona a sud del litorale romano. Tramite l’appoggio della moglie e di altri soggetti siciliani, il malvivente avrebbe tentato di estorcere alla vittima circa 50mila euro in quattro distinte occasioni, ottenendone 2mila in data 14 luglio.

Nel corso dell’attività si è scoperto che due degli elementi di Catania risultano appartenenti alla famiglia di mafiosi locali denominata Mazzei-Carcagnusi. Uno di loro era addirittura sparito dalla circolazione a marzo dopo la condanna definitiva di 8 anni di reclusione per rapina aggravata e porto abusivo di armi.

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