Virginia Raggi e Beppe Grillo, un feeling sempre più debole. I confronti passati tra il sindaco e il leader del Movimento Cinque Stelle avevano già evidenziato come sulla gestione di Roma ci fossero alcune cose da rivedere.
Dicendo no alle Olimpiadi la Raggi ha rispettato la volontà del cosiddetto direttorio. Ma a quanto pare Grillo ha ancora da ridire sull’operato del primo cittadino romano. Ad esempio per quel che concerne la scelta dei sostituti in giunta.
La Raggi continua a prendere tempo prima degli annunci ufficiali. Chi aspettava novità entro il 20 settembre è rimasto deluso. Il sindaco mette lo cose in chiaro e lo fa con schiettezza: la scelta dei nuovi assessori si fa nella Capitale, confrontandosi con gli elementi della giunta. A partire dal futuro numero uno del Bilancio.
Un avvertimento deciso verso Grillo. Che tuttavia non tace, ma replica con decisione. Perché lui conferma di avere fiducia nella Raggi, ma non può tollare nuovi errori. Il sindaco è avvertito.
Adesso c’è il dovere di fare mosse discrete, accelerando su diversi punti. La giunta non può restare monca troppo a lungo. In più bisognerà dare spiegazioni su un’altra questione: in Campidoglio la verifica dei conti non è ancora cominciata. Per legge andrebbe fatta entro un massimo di tre mesi. Una relazione d’inizio mandato non pervenuta, con un possibile un intervento futuro della Corte dei Conti. Lo scenario non desta ottimismo.