Attriti interni, nuove nomine che non arrivano e la difficoltà a lavorare con la giusta costanza. Per il primo cittadino romano il mese di settembre si sta rivelando più tortuoso che mai.
Virginia Raggi cerca di tenere i nervi saldi, ma non è semplice. Il sindaco vede allontanarsi man mano i suoi fedelissimi. La perdita di consensi è progressiva. Servono certezze, ecco il perché della presunta chiamata a Beppe Grillo.
La pentastellata chiede sostegno, eppure non sarebbero pochi i consiglieri pronti alla sfiducia. Ad oggi si parla di almeno dodici unità e il numero potrebbe salire.
Se Grillo garantisce pubblicamente il supporto, è chiaro che la Raggi deve riscattarsi. Il che vuol dire in pratica seguire il solco del Movimento. Il capitolo Olimpiadi è incluso negli avvertimenti ed è noto cosa pensi il direttorio su Roma 2024.
Nel frattempo la giunta continua ad attendere nuovi elementi, stesso discorso per il gabinetto. L’auspicio è che la prossima settimana arrivino gli annunci.
E dopo aver ricevuto frecciate da Roberta Lombardi, Raffaele Marra firma un provvedimento che rischia di far discutere, ovvero la selezione per il “Conferimento dell’incarico di comandante del Corpo di Polizia locale di Roma Capitale”.
L’iniziativa ha spiazzato soprattutto i sindacati, in quanto la poltrona è occupata almeno fino al 31 ottobre da Diego Porta. Strano che nel bando interno i criteri siano vaghi. Qualora non si riuscisse a trovare, la palla passerebbe al sindaco. Che oggi però ha ben altro a cui pensare.