Atac, Rettighieri si dimette dopo scontri con il M5S: “Il Comune non paga i fondi assicurati”

di Cristina Autore
Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 31-03-2016 Roma Cronaca Atac. Conferenza stampa "obiettivi 2016" Nella foto Marco Rettighieri Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 31-03-2016 Rome (Italy) News Atac. Press Conference "2016 targets" In the pic Marco Rettighieri

Fondi che tardano ad arrivare, attese infinite e dissapori con l’assessore ai Trasporti della giunta Raggi. Sono queste le motivazioni che avrebbero spinto Marco Rettighieri, direttore generale di Atac, a rassegnare le sue dimissioni. Le carte sono pronte sulla scrivania, proprio lì dove ci sono i documenti degli obiettivi fissati per settembre dall’azienda per il trasporto pubblico capitolino insieme con il campidoglio.  Accordi che però sembrano irraggiungibili agli occhi del direttore in attesa di risposta da Virginia Raggi. “Abbiamo compiuto tutti gli sforzi necessari a migliorare il servizio, però abbiamo bisogno dei fondi assicurati», ha detto Rettighieri. 18 milioni di euro la cifra per le manutenzione della metro A che Atac aspettava da mesi per evitare il caos a settembre, per niente scongiurato. E Mentre si infiamma lo scontro con il Campidoglio, il direttore ha consegnato dalla Guardia di Finanza l’ennesimo faldone di documenti per continuare quell’opera di pulizia che lo ha portato a presentare sei esposti in Procura sugli sprechi e i malcostumi della più grande partecipata del Trasporto pubblico d’Italia. L’ultimo capitolo riguarda centinaia di permessi di assenza firmati in bianco dai responsabili dei depositi un nuovo scandalo su cui indaga la Procura.

“Sono un tecnico, non un politico. I tecnici devono poter agire all’interno di un mandato chiaro, ampio e liberamente”. Ha scritto Rettighieri in una lettera inviata all’assessore ai Trasporti Linda Meleo spiegando che nessun bonifico è stato effettuato da Roma Capitale nei contronti di Atac, bloccata ora in un limbo di disservizi e ritardi. Dopo l’abbandono, anche l’amministratore Brandolese ha scelto di andare via e Solidoro, uno dei vertici in Ama ha fatto lo stesso, seguendo le dimissioni di Fortini rassegnate ad Agosto. Una catena di rifiuti che manda nel caos la Giunta di Virginia Raggi chiamata ora ad eleggere nuovi vertici nel più breve tempo possibile.

Categorie
News

Articoli consigliati