Strade dissestate e buche ma il Campidoglio taglia 12 milioni di fondi per la manutenzione

di Cristina Autore

Buche “ri-attoppate”, immensi cantieri fermi, totem arancioni che avvolgono i profondi avvallamenti del manto stradale. Roma vive un momento difficile all’indomani del passaggio di consegne tra il commissario Tronca e la neosindaca Virginia Raggi. E uno tra i problemi maggiori che affligge la Capitale è proprio la manutenzione stradale. Alla luce di questo triste scenario però i fondi stanziati dal Campidoglio diminuiscono invece di aumentare. Ammonta a 12 milioni di euro in meno, infatti, la cifra messa a disposizione quest’anno, rispetto al 2015. Un taglio alle spese che inciderà pesantemente sui conducenti, un futuro che si profila uguale, se non peggiore per i cittadini costretti a fare lo slalom tra le buche ormai da mesi. Secondo le imprese dell’Acer sarebbero necessari 250 milioni annui, da qui al 2020, per ottenere «un minimo di vivibilità» eppure le cifre contenute nel bilancio 2016 post assestamento, presentate dall’assessore Marcello Minenna si discostano totalmente da questo obiettivo. Nel capitolo spese correnti per beni e servizi, alla voce della manutenzione stradale compare la cifra di 53 milioni, contro i 66 del 2015. Una riduzione che sfiora il 20 per cento e che renderà impossibile il tanto atteso intervento straordinario per le buche a Roma. Gli incidenti mortali sono tristemente in aumento e gli interventi di emergenza “tappabuca” sembrano non risolvere la situazione delle strade colabrodo. Ferme anche le gare di appalto per gli interventi che in passato venivano vinte sempre dalle stesse ditte e che dunque sono state bloccate.
Volanti ferme in strada per vigilare una buca e totem arancioni per segnalarle ai conducenti, sono le scene che probabilmente vedremo ancora chissà per quanto tempo.

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