Roma promuove I.MODI, il progetto per il controllo dei rischi naturali nelle città

Roma è la prima città italiana ad adottare questo sistema

Un progetto europeo unico in Italia. Roma è la prima città italiana ad aver adottato un sistema innovativo e sofisticato per il controllo delle aree a forte rischio idrogeologico. Il progetto è stato illustrato da Cristina D’angelo, direttore dell’ufficio extradipartimentale della protezione civile e dalla professoressa Maria Marsella, membro del team che ha realizzato il lavoro. Ad oggi monitorare grandi aree urbane risultà molto complicato, le tecniche tradizionalmente utilizzate sono costose ed invasive e le mappe e i dati satellitari poco fruibili. Questa innovativa tecnica telesatellitare invece è in grado di rilevare modifiche del territorio con grande precisione arrivando addirittura a monitorare lo spostamento storico degli edifici sin dal 1992. “Per i prossimi due anni” ha dichiarato il Commissario straordinario Francesco Paolo Tronca “Grazie ad un accordo non oneroso con l’università, la città potrà avvalersi di questo efficace supporto tecnico scientifico per le attività di protezione civile”. Il progetto si legge nel filmato trasmesso in conferenza stampa mira alla prevenzione dei rischi per la popolazione nelle aree urbane, rischi connessi all’instabilità degli edifici e alla conseguente deformazione del territorio. Il problema nasce in primis dai costi per la manutenzione degli immobili, troppo alti e in continua crescita. Questo strumento dunque risulta fondamentale per la sicurezza di tutti.

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