Le urne sono sempre più vicine ma nella Capitale in venti giorni può succedere di tutto. Tutto cambia velocemente: cambiano le idee come si cambiano le macchine. Di queste ultime ne sa qualcosa il candidato di FI Alfio Marchini che lontano da occhi indiscreti lascia l’utilitaria in cui gira per l Capitale e si mette alla guida di un Cavallino rampante. “Mi hanno insegnato che la sobrietà è opportuna”, dice l’imprenditore che, tra un volante e un altro, fa il nome di Michele Placido per la cultura. Intanto Giachetti, candidato Pd, non si stupisce del comportamento del suo avversario, convinto che Marchini ostenti sì, ma solo molta sobrietà e solo davanti agli elettori. Il centrosinistra, nel frattempo, sembra fare qualche passo verso la sinistra: un accenno di trattativa tra Roberto Giachetti e Stefano Fassina. Dopo la decisione del Tar di escludere la lista Sinistra per Roma e in attesa dell’ultimo responso del Consiglio di Stato, Giachetti prospetta la possibilità di marciare insieme per il Campidoglio. Fassina non pare d’accordo ma Giachetti spera in un confronto. Tra un attacco e un altro al Pd, la candidata sindaco del M5S, Virginia Raggi, ha presentato i 48 candidati al Consiglio comunale e ha accennato al suo programma “Trasparenza”. La chiusura della campagna elettorale della Raggi è affidata a Beppe Grilloed è fissata peril 3 giugno a Piazza del Polopo, location soffiata al candidato Marchini. E proprio la giovane avvocatessa può contare sul voto di Salvini in caso di ballottaggio con Giachetti: il segretario della Lega infatti esclude la possibilità di votare un uomo del Pd, neanche sotto tortura.
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