70 artisti provenienti da 21 paesi, 5000 studenti e più di 60 ospiti internazionali per tavole rotonde, lecture, pitch e workshop: oltre 20 eventi in 8 diverse location della capitale. Sono i numeri del grande successo del Media Art Festival, in scena dal 13 al 17 aprile. Una grande rassegna internazionale, con epicentro all’auditorium Maxxi, che si propone di raccontare attraverso le opere degli artisti come cambia l’arte in un mondo interconnesso e in continua mutazione mediale. L’evento è rivolto in primis alle giovani generazioni con l’obiettivo di formarli ad un uso più creativo e attivo degli strumenti tecnologici che ogni giorno utilizzano fargli esplorare nuovi linguaggi e favorire cosi la nascita di nuovi profili professionali. All’apertura dell’evento era presente anche Dario Franceschini, Ministro dei Beni e Delle attività culturali e del turismo, che al termine della conferenza stampa è stato accompagnato dal direttore artistico della rassegna in un tour con spiegazione delle opere esposte. Fra queste l’opera dal titolo tre chiodi simbolo, per l’artista, delle fondamenta di una nuova civiltà che poi si è trasformata in quella attuale, della tecnologica e del digitale, o la suggestiva opera “territorio sonoro” creata per rappresentare l’impatto sonoro dell’uomo sulla natura attraverso il volto urlante di una donna. Non più vasi e fiori secchi in questa natura morta con palloncino tutta al digitale di un altro giovane artista e c’è anche chi invita il pubblico a riflettere sui propri punti di forza e debolezza per poi rappresentarli attraverso un totem evocativo. Ma gli eventi legati al festival sono davvero molti: 5 giorni di Pitch con gli artisti, approfondimenti su temi dell’arte digitale, creatività nei Fab lab, e musei del futuro, nelle diverse location: dalla Palestra dell’innovazione, alla Rome University of Fine Arts fino all’ambasciata del Cile, all’Accademia di Spagna e al Goethe Institut.
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