Roma è responsabile della sicurezza delle strade, ma non ha un bando per affidare i lavori alle ditte di manutenzione. È questa la beffa capitale del stato in cui versa il manto stradale della maggior parte delle vie di Rome. Buche, veri e propri crateri, che raddoppiano ogni qual volta il maltempo torna a colpire. Pioggia, vento e questa settimana ci mancava il ciclone Golia a rendere le strade colabrodi.
Da quattro giorni i vigili presidiano una buca in via Pinciana, accanto a Villa Borghese. La osservano, al massimo la recintano per questioni di sicurezza, ma a ripararla non se ne parla. Il II municipio non ha una ditta che possa intervenire. Stessa sorte anche per una voragine in via Lorenzo il Magnifico, nei pressi di piazza Bologna. “È talmente profonda che non si vede il fondo”, raccontano i residenti. Ed ecco che invece di asfaltare il pericoloso cratere si chiude al traffico l’intera strada per motivi di incolumità pubblica, creando disagi alla viabilità e ingorghi.
Nel XI municipio, in zone Magliana, al bando di gara per l’affidamento dei lavori, su 30 ditte si sono presentate in due. Molte non trovano assicurazioni disposte a coprire eventuale risarcimenti in caso di infortuni, oltre che alla responsabilità di sorvegliare le buche dopo averle riasfaltate.
Una questione che non può più andare avanti così e crea ulteriori polemiche riguardo l’operato del Commissario Tronca. Al Campidoglio non è di certo questo il primo scandalo in fatto di buche. Alcuni funzionari del Comune furono coinvolti, qualche tempo, fa in un giro di mazzette per nascondere la qualità scadente del bitume che veniva utilizzato dalle ditte vincitrici. Indagini che fanno passare la voglia anche alle imprese stesse di candidarsi ai bandi del Comune.