Sanità: intitolata a Rita Levi Montalcini sala convegni Creo di Perugia

All’ospedale di Perugia quella di oggi è stata una mattinata che ha coniugato il ricordo, per una figura di spicco della ricerca scientifica, con l’innovazione. Infatti, dopo la cerimonia...

All’ospedale di Perugia quella di oggi è stata una mattinata che ha coniugato il ricordo, per una figura di spicco della ricerca scientifica, con l’innovazione. Infatti, dopo la cerimonia di intitolazione della sala convegni del Centro ricerca emato-oncologico (“Creo”), dedicata al Premio Nobel Rita Levi-Montalcini, è stato presentato e poi mostrato il nuovo sistema robotico a disposizione dei laboratori della struttura complessa di Microbiologia, con l’ospedale di Perugia che quindi sarà, tra i primi in Italia, ad utilizzare questo apparato automatizzato e sofisticato di gestione degli esami colturali. Ad inaugurare la sala congressi del Creo, ora completamente arredata e che sarà utilizzata per eventi culturali e di carattere scientifico, è stata la nipote della ricercatrice morta nel dicembre del 2012. L’ingegner Piera Levi-Montalcini, presidente della omonima associazione intitolata alla “molto competitiva zia Rita” come lei stessa l’ha descritta, ha ricordato di aver accettato subito l’invito perché il suo costante impegno “è quello di tenere vivo il messaggio che zia Rita ha sempre rappresentato con il suo lavoro, ovvero quello di darsi sempre un obiettivo e poi raggiungerlo con grinta, volontà e voglia di fare”. Una donna, ha aggiunto la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, “tenace, determinata, moderna e contemporanea, e che ha sempre difeso la laicità dello Stato da ogni forma di ingerenza”. Per questo motivo, Marini e il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Perugia, Walter Orlandi, si sono detti “onorati” della presenza della nipote Piera e del fatto che l’Associazione da lei presieduta “abbia accolto la nostra idea – ha sottolineato Marini – di dedicare questa sala ad una personalità importante della scienza come Rita”. Il prof. Elmo Mannarino, intervenuto in rappresentanza dell’Università degli studi di Perugia, ha ricordato la Montalcini ricercatrice, evidenziando “l’importanza” di omaggiare una ricercatrice in un ospedale: “Ricerca clinica e ricerca di base – ha poi detto – non sono distanti ma alleate, e per questo bisogna fare di tutto perché questa alleanza cresca ancora”. Il Creo, ha ribadito Orlandi, “è un centro di ricerca che è fiore all’occhiello dell’azienda ospedaliera”. Un luogo, ha proseguito Marini, “voluto tenacemente anche a supporto dell’Università e la comunità scientifica lo deve saper utilizzare con la stessa tenacia della Montalcini”. “Siamo un’azienda – ha poi affermato il direttore generale Orlandi – che l’innovazione la fa concretamente e che la farà ancora, mettendo sempre il cittadino al centro”. In quest’ottica è stata inoltre presentata la nuova strumentazione robotica per le attività di Microbiologia (3 milioni di euro in sei anni compreso il materiale di consumo). La direttrice della struttura complessa, Antonella Mencacci, ha spiegato le principali caratteristiche del nuovo sistema robotico che riesce a fare cose diverse a seconda del campione biologico in esame e ad abbattere tutti i tempi che dipendono dall’uomo riuscendo a produrre un risultato anche in un giorno, contro gli attuali tempi di attesa di tre-quattro giorni.

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