Sicurezza allo stazione Termini. Ora l’uomo con l’arma giocattolo rischia una denuncia per procurato allarme

Un fucile giocattolo, un 40enne pizzaiolo inconsapevole, il panico che si diffonde, un piano antiterrorismo che scatta e fa evacuare la stazione Termini. Ore frenetiche, la paura che a...

Un fucile giocattolo, un 40enne pizzaiolo inconsapevole, il panico che si diffonde, un piano antiterrorismo che scatta e fa evacuare la stazione Termini. Ore frenetiche, la paura che a circolare libero e indisturbato sia un uomo pericoloso per la sicurezza nazionale. Ore di ricerca e poi l’identificazione del protagonista. Un episodio che ha riportato in prima pagina le polemiche su quanto la Capitale sia davvero all’altezza di gestire un eventuale vero allarme terroristico. A destare perplessità è la facilità apparente con la quale l’uomo armato, e con il fucile in mano, nemmeno nascosto perlopiù, sia entrato nella stazione centrale di Roma. Per sua stessa ammissione ai carabinieri, Luca sarebbe rimasto almeno 30 minuti in attesa della partenza del suo treno sempre con il fucile in bella vista, senza essere notato da nessuno in tempo reale. Le domande e gli interrogativi rimangono. Il prefetto Gabrielli dichiara: forse abbiamo creato più panico noi quando siamo intervenuti. Solo visionando le immagini delle telecamere di sorveglianza infatti si è capito che l’arma in mano all’uomo con il cappellino era finta. Nel frattempo la stazione era stata circondata, evacuata e setacciata da decine di pattuglie di polizia e carabinieri. I corpi speciali sul posto. La paura si era diffusa in città. Il pizzaiolo, ignaro della paura provocata e di aver fatto scattare l’imponente apparato antiterrorismo, rischia una denuncia per procurato allarme. E’ stato sentito con accanto il suo avvocato, il fucile giocattolo è stato sequestrato e gli atti sono stati trasmessi alla procura di Frosinone.

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