Roma, Tor bella Monaca. Operazione anti droga: 19 gli arresti

Traffico di droga a Tor Bella Monaca: Blitz dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma. I malviventi erano radicati nel quartiere periferico nel quale avevano la base operativa e...

Traffico di droga a Tor Bella Monaca: Blitz dei Carabinieri del Comando provinciale di Roma. I malviventi erano radicati nel quartiere periferico nel quale avevano la base operativa e logistica. Si tratta di un vero e proprio clan ben strutturato. Al comando una donna 45 enne con precedenti penali, la quale gestiva costantemente rilevanti quantitativi di cocaina: circa più di un chilo a settimana. L’organizzazione del narcotraffico gestiva turni per coprire il servizio di spaccio 24 ore su 24, ed erano impiegate giovani vedette che si occupavano di segnalare eventuali presenze delle Forze dell’Ordine.
L’indagine dei Carabinieri è iniziata sulla base di quella condotta per l’omicidio di Federico Caranzetti, il 17 enne ucciso il 6 gennaio 2014 da un colpo di arma da fuoco, proprio nel quartiere di Tor Bella Monaca. Emerge che il ragazzo prima di essere freddato avesse avuto una violenta lite con uno dei pusher della zona.
La società di spaccio prevedeva tre livelli: al vertice, la donna 45enne con il figlio di 25, con ruoli esclusivamente direttivi, i quali si preoccupavano di evitare i contatti con la merce stupefacente. I due dirigevano attenatmente e minuziosamente tutto il traffico, coordinando il gruppo e prendendo le decisioni strategiche sull’attività. Sotto ai due boss, vi era un secondo livello a cui appartenevano tre figure di maggiore fiducia che facevano da collante tra i capi e gli spacciatori al dettaglio. I rapporti  con i pusher  venivano tenuti da loro tre che rendevano conto ai due superiori dei turni, dei quantitativi di vendite della merce, del ricavo e degli eventuali problemi. Infine nel terzo livello c’erano gli spacciatori al dettaglio, che operavano direttamente con gli acquirenti della droga. Le indagini, grazie a droni posti sopra i palazzi, hanno consentito di ricostruire con esattezza l’organigramma dell’organizzazione e hanno documentato le molte attività di spaccio.

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