Una mostra originale comprendente soprattutto foto e oggetti di vario tipo, spesso e volentieri tracce autentiche di grandi imprese, senza dimenticare dibattiti, seminari, proiezioni di film, e presentazioni di progetti editoriali. Si sviluppa in questo modo la 1^ edizione del Festival della Cultura Paralimpica. La manifestazione, frutto anche del sostegno di Inail e Ferrovie dello Stato Italiane, si svolge all’interno della Stazione Tiburtina. Un luogo non casuale in quanto sito che per sua natura fa incontrare persone molto diverse tra di loro, rafforzando quei concetti di conoscenza e integrazione che contraddistinguono l’idea di fondo dell’iniziativa sulla quale calerà il sipario in data 23 novembre.
Il contesto è utile per ragionare anche sul lavoro che si sta facendo riguardo l’abbattimento delle barriere architettoniche.
Se “Le parole e lo sport paralimpico”, “Up&Down” e “Lo sport paralimpico come rivoluzione culturale” sono alcuni tra gli incontri più attesi, è altrettanto notevole lo spazio dedicato alla presentazione di testi e pellicole (si pensi al volume “In pezzi” di Osanna Brugnoli e al film “L’aria sul viso” con Martina Caironi). A fare da cornice la mostra che include oggetti, immagini e tecnologie dello sport paralimpico.