Istruzione, il Ministero punta alle lezioni in presenza già a gennaio

Tra tanti nodi da sciogliere, come l'eventualità di far indossare le mascherine Ffp2 in classe: Anief si auspica il ritorno alla didattica a distanza

Una fase d’incertezza da superare al più presto. Con un numero piuttosto alto di contagi tra i ragazzi e tante vaccinazioni da completare, il mondo della scuola ragiona su un piano concreto per il rientro in classe di insegnanti e studenti.

Tra tanti nodi da sciogliere, come l’eventualità di far indossare le mascherine Ffp2 in classe per contrastare la diffusione del Covid, il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, conferma di puntare dritto verso le lezioni in presenza.

Poiché, ad oggi, la situazione generale appare abbastanza caotica e difficile da gestire, non sono da escludere, in futuro, chiusure estemporanee in caso di focolai isolati. Se con l’ultimo decreto il Governo ha stanziato ben nove milioni di euro per il tracciamento e i laboratori militari, nei prossimi giorni andranno messi a punto dei piani per lo screening in tempo per il rientro.

A proposito di tracciamento, le Regioni concorderanno con la struttura commissariale dei programmi specifici con l’intento di dare più certezze ai bambini non vaccinati. Al di là di questo, gli operatori della scuola richiedono maggiori protezioni. Un tema particolarmente discusso, in questo senso, è quello relativo all’utilizzo delle mascherine Ffp2.

Se i presidi spingono per farle indossare durante le ore di lezione, bisogna comunque attendere il parere degli esperti: di sicuro dovranno essere utilizzate per salire sui mezzi pubblici per recarsi a scuola. Intanto il sindacato Anief si auspica che da gennaio torni la didattica a distanza: ciò che viene richiesto è di valutare se finire l’anno scolastico con metà allievi in presenza e metà a casa.

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