Emergenza sanitaria, preoccupa il focolaio presso la Muzi Betti di Città di Castello

Più di 25, in seguito all'ultimo giro di tamponi, le persone positive tra ospiti e operatori sanitari: contagiate in totale oltre 95 persone

Numeri importanti che destano preoccupazione. Il focolaio originatosi all’interno della Muzi Betti di Città di Castello si è ampliato così tanto da far scattare l’allarme. Più di 25, in seguito all’ultimo giro di tamponi, le persone positive tra ospiti e operatori sanitari.

Il sindaco del Comune umbro, Luciano Bacchetta, sottolinea come siano meno di 20 gli anziani della residenza negativi. Intanto si cerca di rispettare tutte le misure del caso per limitare i danni: proseguono sia l’isolamento e il monitoraggio dei parametri dei positivi, per valutare eventuali trasferimenti in ospedale, sia il tentativo di creare una cintura di sicurezza intorno ai pochi non ancora contagiati.

«I responsabili della Muzi Betti e dell’Usl Umbria 1 – aggiunge Bacchetta – stanno affrontando con professionalità un’emergenza che dal punto di vista emotivo ci coinvolge tutti in modo profondo. Vanno ringraziati per come stanno moltiplicando le forze al fine di tutelare la salute delle persone positive al Covid e fare in modo che tutti gli anziani restino a Città di Castello, isolati a Villa Muzi o nella stessa Muzi Betti».

A detta del Sindaco, nessuno degli ospiti della struttura positivi al virus, che abbia bisogno di ricovero in ospedale, verrà trasferito negli altri nosocomi della Regione, rimanendo nel Comune stesso.

Mentre è stato creato un reparto Covid isolato dal resto della struttura al 2° piano, 2 infermieri professionali vengono chiamati per dare supporto ai propri colleghi. Proseguono infine le vaccinazioni degli operatori della residenza.

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