Emergenza sanitaria, l’Umbria fuori dalla 2^ ondata: permane l’allerta

Registrata un'importante riduzione dei casi: l'obiettivo, adesso, è quello di tenere alta la guardia
Regioni a velocità diverse, con almeno 5 ancora nel pieno della 2^ ondata epidemica, dalla quale sembra che l’Umbria sia uscita insieme un altro piccolo gruppo. Questo il quadro che emerge dai calcoli effettuati dal fisico Roberto Battiston, in servizio presso l’Università di Trento.
«L’Rt è molto utile per segnalare un andamento, ma non può essere sufficiente da solo per avere una visione completa ai fini della gestione dell’epidemia», dichiara l’esperto. A suo avviso, l’individuazione delle zone gialle, arancioni e rosse parte dal valore dell’indice Rt, anche se dovrebbe considerare pure il grado di sviluppo del virus sul territorio, senza dimenticare la quantità delle persone positive nelle singole Regioni.
Se il Veneto, la Sardegna, la Puglia, le Marche e il Trentino non starebbero assistendo a una discesa significativa dei contagi, l’Umbria potrebbe dirsi momentaneamente fuori pericolo. Come in Piemonte, in Toscana e in Valle d’Aosta, su tutto il territorio ci sarebbe stata riduzione importante dei casi. L’obiettivo, adesso, è quello di tenere alta la guardia.
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