Gruppo Acque Minerali d’Italia: incontro in Regione per discutere degli impianti umbri

Emersa la necessità di ulteriori 10 giorni di tempo, da parte di Ami, per portare a conclusione il percorso già avviato in esito alle possibili operazioni societarie di alcuni asset del gruppo

Fare il punto della situazione riguardo i siti produttivi umbri del gruppo Acque Minerali d’Italia: questo l’obiettivo dell’incontro organizzato presso gli uffici della Regione Umbria. In sala, tra gli altri, gli assessori Michele Fioroni e Roberto Morroni e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila-Uil e Rsu.

Opportuno, in primis, ricordarsi del fatto che si tratti di marchi storici del settore legato alle acque minerali, dunque qualcosa in grado di rappresentare anche una forte e radicata identità territoriale.

A quanto pare, sarebbe emersa la necessità di ulteriori 10 giorni di tempo, da parte di Ami, per portare a conclusione il percorso già avviato in esito alle possibili operazioni societarie di alcuni asset del gruppo.

La Regione, dal canto suo, si impegna a monitorare costantemente l’evolversi della vicenda anche attraverso possibili interlocuzioni con la proprietà. Le parti si dicono pronte a operare a tutela dei siti industriali umbri, in un’ottica di salvaguardia occupazionale.

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