Rifiuti, chiude la discarica di Colleferro: si teme il collasso

L'impianto, gestito da Lazio Ambiente, non è più utilizzabile: convocato a Palazzo Senatorio di Stefano Zaghis, numero 1 di Ama chiamato a rapporto dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle per fare il punto

Il rischio che la situazione degeneri è grande. Già soffocata da cumuli di spazzatura aumentati in maniera progressiva durante le ultime festività, la Capitale d’Italia deve fare i conti con la chiusura definitiva della discarica di Colleferro.

L’impianto, gestito da Lazio Ambiente, non è più utilizzabile. E il danno c’è. Perché proprio lì, per molti anni, Roma ha potuto portare e far smaltire gran parte della quantità immondizia prodotta ogni giorno. Adesso tutto ciò non sarà più possibile.

Per quanto al momento l’amministrazione capitolina possa contare sul supporto fornito dai vari Tmb sparsi nella Regione e su altri impianti dislocati tra Marche e Abruzzo, c’è il timore di non riuscire a gestire bene la raccolta con il passare del tempo. Ecco spiegata la convocazione a Palazzo Senatorio di Stefano Zaghis, numero 1 di Ama chiamato a rapporto dalla maggioranza del Movimento 5 Stelle per fare il punto (in diversi quartieri della metropoli rimangono montagne di sacchi accanto ai cassonetti).

La giunta Raggi deve individuare un nuovo sito dove realizzare una discarica e, come è facile immaginare, il quadro è piuttosto complicato. Secondo voci di corridoio, il Sindaco vorrebbe insistere su Monte Carnevale, nonostante le proteste dei residenti di zona e gli ultimi pareri negativi ricevuti anche da Enac. Fratelli d’Italia, dal canto suo, presenta la mozione per chiedere il ritiro della delibera.

Categorie
News

Articoli consigliati