Economia, gli effetti della crisi si ripercuoto nella provincia di Terni

Preoccupanti i dati raccolti dalla Cgil provinciale: forte aumento della cassa integrazione con oltre 1.600.000 ore richieste nei primi 11 mesi del 2019

Forti timori in virtù di una situazione che non migliora. Continuano a farsi sentire, in provincia di Terni, gli effetti della crisi, diventata ormai strutturale, soprattutto sul fronte dell’occupazione: lo confermano gli ultimi dati diffusi dalla Cgil provinciale.

A preoccupare maggiormente il sindacato, il forte aumento della cassa integrazione con oltre 1.600.000 ore richieste nei primi 11 mesi del 2019, senza dimenticare il calo delle esportazioni registrato in Umbria nell’ultimo trimestre dell’anno dopo un lungo periodo positivo. Tale dato, pari a -6,6%, impatta particolarmente in un territorio a forte vocazione manifatturiera come quello ternano.

Secondo i dati dell’Ires, il numero degli occupati residenti in provincia di Terni, nel 2019, è di 86.000, quello di coloro in cerca di occupazione ammonta invece a 8.500. «Nonostante il calo e la frammentazione del lavoro – fa sapere il segretario generale, Claudio Cipolla – la Cgil chiude il 2019 con un incremento di iscritti, nell’ordine delle 600 unità, superando così i 24.000 tesserati».

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