Riqualificazione torri Eur e Palazzo Raggi. 12 indagati

tra gli indagati anche il pres. del III municipio Giovanni Caudo

Corruzione e abuso d’ufficio. In 12 rischiano adesso il processo per irregolarità per il progetto di riqualificazione de le Torri dell’Eur e di Palazzo Raggi. Tra questi alcuni membri delle due giunte Alemanno e Marino oltre ad un imprenditore, Domenico Bonifaci, proprietario di Palazzo Raggi indagato insieme ad alcuni suoi collaboratori. Figura nell’elenco degli indagati anche l’attuale presidente del III municipio di Roma Capitale, Giovanni Caudo. L’ipotesi di reato su cui dal 2015 ha lavorato la Guardia di Finanza è di accordi illeciti tra il mondo della politica e i costruttori coinvolti per adattare l’iter amministrativo alle esigenze di questi ultimi al fine di ottenere più facilmente il risultato desiderato. Per quanto riguarda palazzo Raggi, come si legge in una nota diramata dalla Guardia di Finanza, il costruttore avrebbe “direttamente e costantemente, anche con l’ausilio dei collaboratori più fidati, tenuto i contatti con il Capo pro-tempore del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del comune di Roma …al fine di scongiurare l’annullamento del piano di recupero dello storico palazzo romano”. La nota prosegue mettendo in evidenza come “sono emerse irregolarità anche con riferimento ad altre due diverse pratiche edilizie. La prima è attinente ad un immobile di pregio in largo di Santa Susanna, in ordine alla quale l’Assessore pro-tempore alla Riqualificazione Urbana ed il Capo del Dipartimento del Comune di Roma avrebbero esercitato indebite pressioni su dipendenti comunali per favorire il cambio di destinazione d’uso dell’immobile… mentre nel secondo caso gli stessi soggetti “avrebbero favorito una specifica cordata di costruttori per permettere di edificare in zona Grotta Perfetta, negando l’esistenza di specifici vincoli idrogeologici gravanti sul fosso di Tre Fontane.

Categorie
News

Articoli consigliati