Stadio Roma. Sospesi tavoli tecnici con i privati

Per la realizzazione del ponte dei Congressi ci vorranno 5 anni

A che punto è l’iter per la costruzione dello stadio della Roma? Se non è approdato su un binario morto, poco ci manca. Infatti da settimane sono stati sospesi tutti i colloqui con i privati. I tavoli tecnici tra personale di Roma Capitale ed esponenti di Eurnova sono stati congelati, formalmente riprenderanno dopo l’estate, ma in tanti giurano che la realizzazione della struttura a Tor di Valle non è mai stata così lontana. Intanto ieri in commissione lavori pubblici a Palazzo Senatorio è emerso come per la realizzazione del ponte dei Congressi ci vorrebbero almeno 5 anni. Lo stadio quindi rischia di nascere senza che alcuna nuova infrastruttura vada ad alleggerire il carico di traffico pronto a riversarsi lungo quella sponda del Tevere ad ogni mach dei giallorossi. Una catastrofe in termini di mobilità. Anche i costi di realizzazione del ponte sono già aumentati passando dai 145 milioni preventivati ai 170 dovuti alle modifiche progettuali già approvate. Intanto si fanno sempre più insistenti le voci che vedrebbero Pallotta pronto ad abbandonare Tor di Valle per provare a realizzare uno stadio in un terreno alternativo. E se l’ipotesi Ciampino è stata subito scartata rimane in piedi quella di realizzare uno stadio a Fiumicino. La presenza dello scalo internazionale e la possibilità di confrontarsi con un comune e una burocrazia più a misura d’uomo starebbero tentando il patron statunitense che ha sempre maldigerito le tortuosità della burocrazia capitolina.

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