Crisi Alitalia. 1700 posti a rischio a Roma

Leodori: “Una nuova crisi dopo la ferita del 2009 sarebbe inaccettabile"

2500 posti a rischio, di questi 1700 solo a Roma. Il piano approvato per Alitalia contiene ancora una volta dei tagli al personale in esubero. Da più di due anni la compagnia di bandiera è commissariata e per far quadrare i conti i licenziamenti sono stati presentati come indispensabili. Il prossimo 15 luglio verranno presentati i nuovi azionisti. Tramontata l’ipotesi Lotito rimangono i nomi di Atlantia, Toto e Lufthansa. In questo ultimo caso però la compagnia non sarebbe interessata ad entrare nella partita in presenza del governo italiano. Nelle ultime ore la Regione Lazio ha espresso preoccupazione per la sorte dei lavoratori: “Una nuova crisi dopo la ferita del 2009 sarebbe inaccettabile. Alitalia è commissariata da 2 anni. Un fatto senza precedenti” commenta il vice presidente della Regione Lazio, Leodori. La preoccupazione è che una crisi di Alitalia possa ripercuotersi sullo scalo Leonardo da Vinci che da solo dà occupazione a 30mila lavoratori. Una spirale recessiva che avrebbe enormi ripercussioni sul territorio di Roma e Fiumicino.“Too big to fail”, troppo grande per fallire, si dice ogni volta che un colosso industriale si trova in difficoltà. Di qui la volontà dei governi di salvare un’azienda che però, a furia di sostegno, rischia di costare molto più di quanto non possa garantire in termini occupazionali e di prestigio.

Intanto, se nulla dovesse cambiare, Il prossimo 25 luglio ci sarà lo sciopero dei lavoratori.

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