Rifiuti, Roma al collasso: possibile l’impiego di discariche per smaltire l’immondizia

La Città Metropolitana avrebbe trasmesso alla Regione 2 mappe distinte con le zone idonee ad accogliere impianti di rifiuti: una sarebbe riservata esclusivamente ai siti di conferimento, l'altra a vari tipi di strutture come Tmb e inceneritori

Un ritorno al passato improbabile e, alla luce di quanto accaduto in precedenza dal punto di vista ambientale, abbastanza preoccupante. L’emergenza rifiuti che da tempo tiene sotto scacco la Capitale costringe le Istituzioni a valutare l’ipotesi di doversi avvalere di nuove discariche per depositare e smaltire l’ingente quantità di spazzatura prodotta ogni giorno dai romani.

A quanto pare la Città Metropolitana avrebbe trasmesso alla Regione 2 mappe distinte con le zone idonee ad accogliere impianti di rifiuti: una sarebbe riservata esclusivamente ai siti di conferimento (le discariche, per l’appunto), l’altra a vari tipi di strutture come Tmb, ovvero trattamento meccanico biologico, inceneritori e centri di separazione nonché di riuso.

Le mappe in questione sarebbero state consegnate nel corso dell’ennesima riunione tecnica convocata dalla cabina di regia sui rifiuti, richiesta alcuni mesi fa dal ministro Sergio Costa con l’obiettivo di far dialogare il Campidoglio e la Pisana. Tutte le valutazioni del caso sarebbero state effettuate sulla base di vincoli ambientali, archeologici e urbanistici. Secondo voci di corridoio l’indicazione sarebbe puramente tecnica: sarà Virginia Raggi a decidere se mettere in piedi o no un impianto per l’immondizia. Di certo Palazzo Senatorio continua a rispettare il piano industriale di Ama risalente al 2017, ancora in vigore, in cui non sono tuttavia previsti ulteriori siti che non siano di compostaggio e multimateriale per la separazione delle plastiche.

In merito alle zone per così dire “adeguate” ad ospitare montagne di rifiuti (con tutte le conseguenze del caso) alcune di queste si troverebbero nei municipi XI, XII e XIV di Roma, più un’altra in prossimità di via Tiburtina, in direzione Guidonia.

Ricevuto il materiale, la Regione trova utile la distinzione tra discariche e impianti di gestione elaborata da chi di dovere. La Giunta Zingaretti avrebbe in ogni caso bisogno di un nuovo piano industriale di Ama poiché il Comune invia il 74% della spazzatura accumulata sul suolo capitolino in siti privati. Fondamentale l’incontro in programma la prossima settimana al quale dovrebbero prendere parte sia il sindaco di Roma, sia il governatore del Lazio. Al tavolo, ovviamente, anche Costa.

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