A Garbatella il primo ristorante dedicato alle persone sorde

Al Onesense il personale sordo affianca quello udente e i clienti possono esprimersi nel linguaggio dei segni oltre che verbalmente

L’inclusività può passare anche da una cena in compagnia. A Roma è nato il primo locale per sordi e non. A gestirlo è Valeria Olivotti, per tutti Valla, una ragazza che è riuscita a fare della propria sordità un punto di forza.  Valla ha voluto realizzare un ristorante in cui il personale sordo affianca quello udente e i clienti possono esprimersi nel linguaggio dei segni oltre che verbalmente. A sostenere Valeria nel percorso non facile di integrazione in una società poco sensibile alla diversità, mamma Donatella, che ha accompagnato la figlia anche in questa avventura.

Non è casuale la scelta del quartiere Garbatella, uno dei più aperti al dialogo tra culture e opinioni, lo scenario perfetto per ospitare un luogo aperto a tutte le esigenze. L’integrazione tra i sensi e le persone è possibile solo condividendo uno spazio in cui stare insieme e potersi confrontarsi davanti ad un piatto sapientemente cucinato.

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