Bandi per le palestre comunali in ritardo. Si rischia di non partire a settembre

La dem Prestipino accusa: "Dilettanti allo sbaraglio"

Le palestre comunali romane rischiano di rimanere chiuse. Tutta colpa del nuovo regolamento, approvato ad aprile, che ha permesso sì di censire le palestre capitoline e di uniformare i bandi, ma ha anche accorciato i tempi per presentare tali bandi, mettendo in difficoltà diversi Municipi di Roma Capitale. Il problema riguarda anche le palestre scolastiche e sebbene alcuni dirigenti abbiano già concesso delle proroghe di pochi mesi, c’è il rischio che le attività offerte dalle strutture cambino con l’aggiudicazione del bando di un soggetto nuovo. Insorge il Pd che in una nota diffusa dalla parlamentare Prestipino parla di dilettanti allo sbaraglio: “Ci troviamo di fronte a disservizi di questo tipo”, scrive la deputata dem, “dovuti alla sciatteria e al pressappochismo di amministrazioni arroganti e sorde che non non hanno saputo ascoltare il grido di allarme lanciato nelle scorse settimane dalle associazioni sportive e dai cittadini”.Intanto per il 31 agosto è prevista una riunione in Campidoglio alla presenza di tutti gli assessori municipali. La soluzione che trapela in queste ore consiste nel concedere delle proroghe per l’intero anno scolastico, lasciando che i nuovi bandi abbiano afficacia a partire dall’anno prossimo.

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