Scompenso cardiaco, l’Aisc chiede la priorità nella strategia sanitaria nazionale

La Sala Tirreno della Regione Lazio ospita l'incontro annuale in occasione della Giornata Mondiale del Cuore

Seconda causa di morte in Italia eppure malattia più sottostimata in assoluto tra tutte quelle ritenute “cardiovascolari”. Chi da anni s’impegna a invertire un trend di questo tipo risponde al nome di Aisc, Associazione Italia Scompensati Cardiaci. In occasione della Giornata Mondiale del Cuore, ecco un incontro annuale ricco d’interventi che si susseguono all’interno della Sala Tirreno della Regione.

La patologia come priorità nella strategia sanitaria italiana e laziale: ecco l’appello rivolto al governatore Nicola Zingaretti e alla sua giunta.

Condizione nella quale il cuore non riesce a pompare in modo soddisfacente il sangue nel resto dell’organismo, lo scompenso colpisce oggi 1 milione di persone in Italia e circa 50.000 nel Lazio. Prevenzione e controlli di routine a partire da una certa età possono risultare determinanti.

Di strada da fare ce n’è ancora, ma sapere bene in quale direzione muoversi non è poco.

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