Saldi estivi, primo bilancio negativo: acquisti in calo del 25% rispetto al 2016

Pesano l'assenza di regole ferree e la tendenza a comprare sul web, Valter Giammaria (Confesercenti): "Ogni anno si scende di una percentuale molto elevata"

Strade piene di persone tra cittadini e turisti, ma di fatto si compra poco. A nemmeno un mese dall’inizio ufficiale dei saldi estivi, i commercianti alzano la voce: il bilancio, nel complesso, è disastroso. Da una parte la mancanza di regole precise, dall’altra lo strapotere di internet, con il fenomeno degli acquisti online sempre più dilagante.

Ad oggi le perdite si aggirano intorno al 20% rispetto al 2016, e in alcune zone della Capitale si tocca addirittura quota 25. «Secondo le previsioni, i saldi non hanno dato risultati positivi», afferma il presidente di Confesercenti Valter Giammaria. Che poi aggiunge: «Ogni anno si scende di una percentuale molto elevata». Se il quadro non è deprimente, poco ci manca.

Accorciare la durata degli sconti e far si che i negozi riducano i prezzi dei prodotti in contemporanea potrebbe aiutare. Nei centri commerciali si stima un leggero incremento, ma il problema vero è nelle vie del centro e in quelle periferiche.

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