Nel suo destino l’etichetta perenne di capitan futuro. Un appellativo che con il passare degli anni ha cominciato a pesare sulle spalle del centrocampista della Roma. Un ruolo vissuto nell’ombra del sempre verde compagno e amico Francesco Totti, a fasi alterne, tra prestazioni ad alto livello e partite da dimenticare. Ora per Daniele De Rossi si spalancano le porte di un futuro lontano dalla città eterna. Le sirene straniere sono suonate più volte nel corso degli anni. Ma lui non le ha mai volute ascoltare fino in fondo. Almeno fino ad oggi. Oggi che quel distacco non appare ipotesi troppo fantasiosa e lontana. Daniele ha deciso di onorare il contratto e restare a Trigoria almeno fino al 2017 rimandando la decisione sul suo futuro. Potrebbe chiudere la carriera nella Roma o assecondare l’idea di un finale esotico. America o chissà. L’immagine è quella che non ti saresti mai aspettato. Quella di una società che ammaina le proprie bandiere assecondando il passare del tempo e degli anni. Un amore viscerale che da sempre ha legato Francesco Totti prima Daniele De Rossi poi alla maglia giallorossa. Quasi non ci fosse futuro diverso per loro. Eppure il presidente Pallotta negli ultimi mesi ci ha insegnato a guardare un altro tipo di quadro. Un affresco in cui la Roma come squadra può fare a meno dei suoi giocatori simbolo. I tifosi dovranno farsene una ragione. Stare a guardare il tempo che passa. Loro, Totti e De Rossi, dovranno invece scegliere la loro strada. E oggi più che mai la direzione non appare più così scontata.