Allerta Covid: il Comitato Tecnico Scientifico preoccupato per lo shopping natalizio

Si chiede alla politica di procedere con cautela in vista del nuovo Dpcm: probabili limitazioni per gli accessi all'interno dei centri commerciali

Rischio di numerosi contagi in seguito allo shopping natalizio. A lanciare l’allarme è il Comitato Tecnico Scientifico che da mesi lavora per frenare la pandemia in Italia e che, a questo punto dell’anno, chiede alla politica di procedere con cautela in vista del nuovo Dpcm con il quale dal 4 dicembre dovrebbero essere ridotte le restrizioni almeno fino alle prossime festività.

L’obiettivo dichiarato di Giuseppe Conte è quello di permettere all’economia di crescere e, dunque, dall’inizio del prossimo mese è ipotizzabile un allentamento delle misure più drastiche per consentire ai negozi di tornare a incassare.

Secondo un calcolo effettuato da Coldiretti, nel 2019 solo i regali sotto l’albero sono valsi 5.100.000.000 di euro, in pratica una spesa di circa 220 a famiglia. Allo studio c’è quindi la possibilità di allargare le fasce orarie di apertura dei negozi, compresi i centri commerciali al momento chiusi nei fine settimana e nei festivi, contingentando gli ingressi. Eppure tale misura rischia di non bastare.

«Per evitare l’assembramento da shopping di Natale – dice il coordinatore del Cts, Agostino Miozzo – ci vorrà un monitoraggio rigoroso e sanzioni rigorose». In tal senso, si starebbe pensando di limitare non solo gli ingressi negli esercizi commerciali, ma anche l’accesso a determinate strutture (strade e piazze comprese), dove si concentra il flusso di persone.

Da non escludere anche un piano per il potenziamento dei controlli da parte delle forze dell’ordine, specialmente nelle grandi città. Da quel punto di vista si sta attivando il Viminale.

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