Preparavano materiali di armamento da piazzare in Medio Oriente, fermate 7 persone

I militari sono venuti a conoscenza della realizzazione di un sistema di puntamento e inibizione al volo di veicoli a pilotaggio remoto mediante l'utilizzo di un'ampia gamma di radiofrequenze, con il rischio di recare disturbo alle comunicazioni nazionali

Un sodalizio dedito alla produzione e all’esportazione non autorizzata di materiale di armamento da vendere alle forze armate straniere. I finanzieri del Comando Provinciale di Roma sono riusciti a scoprire le dinamiche interne di un’azienda situata in prossimità di Pomezia, specializzata nella progettazione di sofisticati apparati elettronici. Ben 5 i soggetti denunciati a piede libero, senza contare le disposizione degli arresti domiciliari nei confronti di altre 2 persone.

I militari sono venuti a conoscenza della realizzazione di un sistema di puntamento e inibizione al volo di veicoli a pilotaggio remoto mediante l’utilizzo di un’ampia gamma di radiofrequenze, con il rischio di recare disturbo alle comunicazioni nazionali. Una volta ultimato l’assemblaggio, il cosiddetto “Dronedanger” sarebbe stato quindi spedito prima in Spagna per essere testato e poi venduto ai clienti arabi.

Da segnalare il fatto che gli uomini indagati non avevano formulato nessuna richiesta di autorizzazione all’esportazione. Un’azione piuttosto grave, considerando che per caratteristiche fisiche, costruttive e d’impiego il sistema in questione si può ritenere a tutti gli effetti materiale di armamento.

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