Un immobile pubblico destinato a ostello giovanile è stato affidato a un privato per appena 100 euro al mese, che lo ha trasformato in un hotel con piscina: è uno dei casi al centro della diffida inviata da Legambiente e dall’Associazione Monte Peglia per l’UNESCO alla Regione Umbria e all’Agenzia Forestale Regionale. Le associazioni denunciano la gestione opaca di immobili pubblici, spese ingiustificate e la presenza, nelle commissioni, di una dirigente indagata per corruzione.
Nonostante ciò, quattro dirigenti dell’Afor hanno ricevuto premi di risultato al 100%.
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