Un fatto grave e inaccettabile, sul quale riflettere con attenzione per fare in modo di evitare ulteriori casi in futuro: la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti, ha accolto con profondo rammarico e sconforto la notizia del suicidio di un detenuto all’interno del carcere di Terni. Un gesto frutto di totale disperazione da parte dell’uomo deceduto e in seguito al quale la stessa Governatrice ha deciso di contattare personalmente il direttore del carcere Luca Sardella.
Da mesi la giunta Proietti continua a denunciare i problemi che affliggono le carceri umbre, dal sovraffollamento alla carenza di personale, senza dimenticare le criticità strutturali del sistema carcerario. Non a caso, di recente la Presidente ha scritto al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, con l’intento di sollecitare la risoluzione delle questioni che riguardano i quattro istituti penitenziari della Regione.
Anche e soprattutto alla luce del grave problema legato all’assistenza sanitaria, in particolare per quanto attiene la salute mentale dei detenuti che è completamente a carico della Regione, Palazzo Donini chiede interventi concreti al governo Meloni. Necessaria, ad oggi, una riforma seria del sistema penitenziario, con l’immediata attuazione del provveditorato dell’Umbria tramite cui garantire al più presto l’assunzione di personale di vigilanza, così da cercare almeno di gestire in maniera più agevole le emergenze che tendono a verificarsi con eccessiva frequenza.
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