Consegnati al Museo Archeologico Nazionale dell’Umbria più di duemila reperti archeologici trafugati recuperati dai Carabinieri del Nucleo TPC di Cosenza. I reperti venivano sottratti da squadre organizzate di “tombaroli” e immessi nel mercato clandestino.
L’operazione, avviata tra il 2017 e il 2018 sotto il coordinamento della Procura di Crotone, ha smantellato un traffico internazionale di beni archeologici con ramificazioni in Gran Bretagna, Francia, Germania e Serbia. Il G.I.P. del Tribunale di Crotone ha disposto misure cautelari per 23 persone e 80 perquisizioni nei confronti di altri indagati.
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