La Procura di Perugia ritiene di aver individuato il possibile autore dell’aiuto al suicidio dello studente universitario Andrea Prospero. Lo ha dichiarato il procuratore Raffaele Cantone durante una conferenza stampa in questura, annunciando che un giovane della provincia di Roma è stato posto agli arresti domiciliari con l’accusa di “istigazione o aiuto al suicidio”.
L’indagine, definita complessa, si è basata sull’analisi di dati presenti su cellulari e dispositivi informatici. «È solo il primo tassello – ha spiegato Cantone – l’inchiesta deve proseguire per chiarire questioni legate all’uso delle SIM, alla presenza di più telefoni e all’utilizzo di un appartamento da parte di un ragazzo che apparentemente non ne aveva motivo».
Categorie
News