I proprietari di quei beni andati distrutti o rimasti gravemente danneggiati in seguito al sisma del 2016 potranno attivarsi per poi essere risarciti: a stabilirlo un’ordinanza dell’ultima cabina sisma del 2024, su cui le Regioni hanno puntualmente raggiunto l’intesa. Una novità importante e di certo auspicata da migliaia di persone.
Come osservato dal commissario straordinario per la Ricostruzione, Guido Castelli, in futuro si andrà a sanare una situazione di chiara disparità per i proprietari di beni quali le automobili, andate distrutte in seguito ai ripetuti crolli registrati più di otto anni fa. Tutto questo attraverso delle procedure semplici e delle risposte rapide nei confronti dei cittadini (fondamentale, in tal senso, il lavoro degli Uffici Speciali Ricostruzione).
Entrando più nel dettaglio, il contributo sarà destinato ai possessori di beni mobili registrati che, nel 2016, risultavano residenti nei comuni colpiti dal terremoto. Per i beni completamente distrutti, il contributo dovrebbe coprire circa l’80% del loro valore di mercato alla data degli eventi sismici, attestato tramite perizia giurata o polizza assicurativa. Quanto invece ai beni gravemente danneggiati, il contributo dovrebbe corrispondere all’80% delle spese sostenute in passato per il loro ripristino.
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