Una settimana di eventi sicuramente intensa e chiusa nel migliore dei modi: mercoledì scorso è calato il sipario sulla diciottesima edizione del Trasimeno Music Festival, manifestazione che anche quest’anno ha regalato tante emozioni a un pubblico attento e curioso. Per concludere al meglio l’annata, gli organizzatori hanno scelto di mettere in piedi un grande show presso la basilica di San Pietro di Perugia.
All’interno della suggestiva location si è esibita la pianista canadese Angela Hewitt, accompagnata dai suoi allievi Jonathan Ferrucci, Julia Hamos e Misha Rushdie Momen. Piuttosto intrigante il repertorio, che ha visto la formazione riproporre il Concerto per tre pianoforti in re minore di Joahnn Sebastian Bach, quello sempre per tre pianoforti, ma in fa maggiore, Wolfgang Amadeus Mozart e, infine, la Sonata “facile” in do maggiore firmata sempre dal grandioso compositore austriaco.
Nel corso della stessa serata il pubblico presente ha potuto apprezzare anche la performance dell’Orchestra da Camera di Perugia, con Azusa Onishi primo violino. In questo caso, spazio a una particolare rielaborazione del Concerto brandeburghese n. 5, in sol maggiore, di Bach, molto apprezzato dalla platea.
Anche quest’anno Trasimeno Music Festival ha saputo garantire una proposta artistica di livello, permettendo a musicisti di caratura internazionale di esibirsi in luoghi quali l’Oratorio di San Francesco dei Nobili, il Castello del Sovrano Militare Ordine di Malta a Magione e, sempre nei pressi del Comune umbro, la piazzetta del Borgo di San Savino. Oltre ai sette concerti andati in scena a partire dal 29 giugno, durante il festival c’è stato spazio anche per masterclass, incontri con scrittori e dibattiti con musicisti, musicologi, discografici e giornalisti del settore.