Numeri su cui riflettere con attenzione, soprattutto se si considera quanto complesso e delicato sia l’argomento: è stato presentato a Roma, in Senato, il secondo Rapporto annuale Lottomatica-Censis intitolato “Il gioco legale in Italia. Il valore sociale ed economico del gioco”. Un’indagine sviluppata con l’intento di approfondire il significato sociale e le funzioni del settore del gioco legale nello Stivale, attività di massa capace di coinvolgere milioni di persone e che rappresenta un importante asset economico del Paese, tanto da generare imprese, occupati e proventi fiscali.
Gran parte degli italiani intervistati ai fini dell’elaborazione del dossier, ha considerato decisivo il ruolo dello Stato per garantire un sistema sicuro e controllato, che faccia da argine a quello illegale. Significativa, inoltre, la ripresa della raccolta delle puntate.
Per il 69,4% degli italiani il gioco sarebbe un’attitudine umana, mentre al 47% della popolazione, quindi oltre venti milioni di persone, sarebbe capitato di praticare uno o più tipi di gioco legale nel corso dell’ultimo anno. L’espansione sempre più accelerata della tecnologia continua a far diffondere il gioco tra le attività online, con un risultato piuttosto emblematico: nell’ultimo anno, il 56,4% delle persone che giocano abitualmente in maniera legale avrebbe giocato anche a distanza.
Nel 2022 ci sarebbe stato un forte incremento delle entrate erariali per le casse dello Stato, intese come il totale derivante dall’imposizione fiscale, superiori agli undici miliardi di euro. Segno, questo, che con l’allentamento delle restrizioni per arginare la pandemia il gioco legale abbia recuperato il suo spazio.
Intanto, sempre più italiani riterrebbero il gioco legale una risorsa da valorizzare dal punto di vista economico e sociale. Per il 77,4% di loro, questo potrebbe rivelarsi un concreto antidoto all’illegalità: l’80,6% sarebbe dell’idea che restringendo l’ambito del gioco legale si andrebbe a rafforzare quello illegale.