Le criticità della Usl Umbria 2: i sindacati chiedono interventi immediati

Troppi, in questo momento, i disservizi per i cittadini: al vaglio l'ipotesi un'azione sindacale di mobilitazione permanente

Una situazione che tende a peggiorare e su cui sarebbe il caso di intervenire al più presto in maniera concreta. I sindacati continuano a puntare il dito sulla discutibile gestione della sanità all’interno della Usl Umbria 2.

Troppi, a quanto pare, i disservizi per i cittadini e i problemi per chi lavora nelle varie strutture del territorio. Grave soprattutto il fatto che alle organizzazioni sindacali non sia stato mostrato il nuovo modello organizzativo richiesto e atteso da anni.

Dal personale infermieristico e ostetrico ai fisioterapisti, senza dimenticare i tecnici di laboratorio e quelli di radiologia: tanti gli operatori costretti a fare i conti con disagi di vario genere. Difficile, soprattutto, erogare ai pazienti dei servizi all’altezza con i tanti ruoli vacanti che si registrano al momento.

Necessario quindi affrontare punti cruciali come la questione del fabbisogno del personale anche se, a detta degli stessi sindacati, la direzione continuerebbe a ripetere di aver assunto tanti infermieri. Gli uffici amministrativi svuotati di personale e i pochi impiegati rimasti faticherebbero a mandare avanti le attività in un vuoto di ruoli di responsabilità e dirigenza.

Insomma, uno scenario poco confortante che, si spera, possa essere interessato a breve da un profondo e radicale cambiamento. Le organizzazioni sindacali continuano a ribadire di aver provato in tutti i modi a suggerire delle modifiche strutturali: doveroso, a questo punto, ripensare una strategia che contempli un’azione sindacale di mobilitazione permanente.

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