Terremoto, sbloccato il piano per ricostruire più di duecento scuole del Centro Italia

Conferma arrivata dalla Struttura commissariale che fa capo a Guido Castelli: in Umbria oltre duecentottanta milioni di euro da investire

Un passaggio fondamentale e atteso da tanto tempo. È stato finalmente sbloccato il piano per la ricostruzione di quasi duecentotrenta scuole del Centro Italia pronte, in passato, ad aderire agli accordi del Piano straordinario di ricostruzione degli edifici distrutti dal sisma del 2016.

La conferma è arrivata direttamente dalla Struttura commissariale che fa capo a Guido Castelli, al termine della videoconferenza con tutti i soggetti attuatori. Ben quarantasette gli interventi su edifici soggetti a tutela, mentre quelli non vincolati ammonterebbero a centottanta.

Dei quasi novecento milioni di euro messi a disposizione per gli interventi, circa seicentoquaranta verranno impiegati per i lavori da effettuare nelle quattro regioni colpite dal terremoto più di sei anni fa. Per le cinquantotto scuole individuate in Umbria verranno spesi circa duecentottantaquattro milioni (alle Marche la cifra più alta, che supera i trecento).

A proposito dello sblocco del piano, il commissario Castelli ha osservato come le scuole svolgano una funzione importantissima anche per contrastare il fenomeno dello spopolamento, abbastanza diffuso nei territori dell’Appennino centrale. A questo punto non resta che procedere in maniera rapida, cercando di assistere al meglio i comuni e gli enti proprietari delle scuole nel delicato passaggio che va dai progetti ai cantieri veri e propri.

Grazie al supporto di Invitalia, anche in fase di attuazione sarà possibile accelerare con la realizzazione degli interventi. Per le scuole già dotate di progetto, potranno partire gli affidamenti dei lavori.

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